Ascesa e declino del più grande talento del basket italiano.
Anche Ettore Messina questa volta è sceso in campo per sostenere l’ultima iniziativa benefica, in ordine di tempo, di BFA, Basketball for Africa
Orde di tifosi ogni anno, in occasione della prima domenica di Aprile, si riversano a qualche decina di chilometri a nord di Bruxelles per la prima delle grandi classiche del nord: il Ronde van Vlaanderen, Giro delle Fiandre, per gli amici.
La Design Week è finita, ma molte delle cose viste, molte delle opere, molte delle iniziative che hanno animato la settimana milanese sono ancora ben impresse nella nostre menti e sui nostri social. Nei nostri è ancora ben forte l’evento Trackhouse - Coffee & Biciclette Night
Razzismo e sport sono due parole che non hanno nessun senso vicine: metterle nella stessa frase è una forzatura. Lo sport è condivisione, è unione, il razzismo è tutto il contrario.
E se fossimo capaci di tornare indietro nel tempo? Sarebbe fantastico ricordare i sapori, i colori e gli odori di quelli che furono gli anni novanta, una decade ricca di eventi e di cambiamenti. Erano i tempi di Lady Diana, di Monica Lewinsky e delle Spice Girls, di X Files, Titanic e Mai Dire Gol. Erano i tempi di Basket City.
Dagli albori del secolo scorso, cioè più o meno da quando esistono le biciclette, nell’area compresa fra il nord della Francia, il Belgio e i Paesi Bassi sono state organizzate competizioni su quasi ogni tracciato disponibile
Nell'evoluzione del basket degli ultimi decenni, un ruolo importante è stato senz'altro rivestito da un personaggio italo-americano che ancora oggi continua a campeggiare sui parquet statunitensi. Stiamo parlando di Mike D'Antoni, un uomo che vuole ancora ottenere risultati in uno sport che gli ha dato tanto e al quale, forse, ha dato ancora di più.
Un bravo ragazzo. Forse è tutto qui il senso della vita di Emanuel David Ginóbili Maccari, da sempre conosciuto semplicemente come "Manu" Ginobili, che fin da ragazzino ha consegnato la sua vita al servizio del basket.
LeBron James o Michael Jordan? Ogni tanto, questo dualismo torna di moda. O meglio, non appena il primo si avvicina ai record del secondo fino, e in alcuni casi, a superarli. La sfida a distanza tra i due numeri 23 più famosi della storia del basket va avanti senza esclusione di colpi. Chi è il più forte? Cerchiamo di trovare una risposta abbastanza precisa, anche se ci sembra quasi impossibile. Ma comunque, ci proviamo.
Kareem Abdul-Jabbar, inventore dello Sky Hook, è stato per anni uno dei migliori interpreti del basket americano, dalle high school all’NBA, passando per l’università di Ucla, in California, dove fui allenato da John Wooden. Nella lega professionistica è stato il centro prima dei Milwaukee Bucks e poi del Los Angeles Lakers dello "showtime", ed una delle figure più rappresentative anche della battaglia degli afroamericani per l’uguaglianza sociale.
Gianmarco Pozzecco è uno dei pochi personaggi cestistici il cui nome ha valicato le mura degli addetti ai lavori del basket e, che da splendido giocatore, sta diventando uno dei migliori allenatori professionistici. Il Pozzecco giocatore ha massimizzato quello che per gli altri nel mondo della pallacanestro è un handicap: l'altezza.