Stephen Pagliuca atalanta

Stephen Pagliuca e quella strana sinergia tra l’Atalanta e i Boston Celtics

Stephen Pagliuca è ormai diventato una figura di spicco nel mondo dello sport ricoprendo i ruoli di co-proprietario dei Boston Celtics e dell’Atalanta. Ultimamente, ha fatto notizia per le sue dichiarazioni nel creare una sinergia unica tra queste due realtà sportive apparentemente distanti, ma con filosofie gestionali che possono influenzarsi reciprocamente. Non è un caso che in occasione della prima partita delle finals NBA, Pagliuca abbia avuto l’opportunità di discutere con Pep Guardiola, grande fan dei Celtics, il quale ha condiviso con lui e Joe Mazzulla, l’allenatore dei Celtics, alcune delle sue intuizioni tattiche. 

Abbiamo anche parlato dell’Atalanta, di come lui rispettasse l’organizzazione e noi rispettiamo ciò che ha fatto.

L’allenatore dei Boston si è incontrato e ha chiacchierato anche con Gasperini, per quanto uno di Rhode Island e un piemontese possano capirsi. “Si sono conosciuti a Boston” – ha rivelato Pagliuca – “Le somiglianze più grandi sono nel loro approccio molto creativo“.

Pagliuca detiene il 55% dell’Atalanta e la sua decisione di collaborare con la famiglia Percassi, storici proprietari del club, è stata motivata dalla volontà di preservare la continuità e la competenza gestionale che hanno reso l’Atalanta una delle realtà più solide e innovative del calcio europeo.

Non volevamo modificare troppo le cose perché, come si dice, se non è rotto, non aggiustarlo. Basta solo migliorare ciò che c’è già.

Pagliuca ha valorizzato l’approccio sostenibile della società, basato su una solida gestione economica, lo sviluppo del settore giovanile e una strategia di mercato oculata. Questo modello ha permesso all’Atalanta di competere stabilmente ai massimi livelli, senza perdere di vista la sostenibilità a lungo termine. Uno degli aspetti più notevoli della sua gestione è la capacità di creare una sinergia tra le sue due squadre. Nonostante le differenze tra l’NBA e la Serie A, Pagliuca vede un potenziale nel condividere idee e metodi di lavoro tra i Celtics e la Dea. Questa visione si riflette anche nelle scelte strategiche fatte in campo, dove i principi tattici appresi nel calcio possono influenzare positivamente il basket e viceversa.

Stephen Pagliuca atalanta

L’investimento del tycoon americano nell’Atalanta non si limita al miglioramento delle prestazioni sportive, ma si estende anche all’ampliamento delle infrastrutture e alla crescita dell’organizzazione nel suo complesso. Il rinnovamento dello stadio Gewiss a Bergamo è un esempio di come l’italo-americano stia lavorando per garantire un futuro solido alla squadra, offrendo ai tifosi un’esperienza di livello superiore e aumentando l’attrattiva del club per sponsor e partner commerciali.

Nel contesto della Serie A, è consapevole delle sfide che attendono i bergamaschi. La concorrenza è feroce, e la sostenibilità economica è fondamentale per mantenere la squadra competitiva a lungo termine. Tra premi in denaro per l’Europa League, qualificazioni alla Champions League e nuovi partner in arrivo, il club ha incassato circa 200 milioni di euro l’anno scorso. L’Atalanta è un grande club mascherato dalla storia e dalla tradizione di uno piccolo.

Ogni anno, a Gasperini viene chiesto se questo potrebbe essere l’anno in cui l’Atalanta potrebbe lottare per il titolo di Serie A, e ogni volta l’allenatore mette le mani avanti. Ma è così assurdo suggerire una cosa del genere in un campionato che ha avuto quattro vincitori diversi in cinque stagioni e, soprattutto, alla luce dell’entità dei guadagni economici della squadra e della consapevolezza della propria forza che porta un nuovo trofeo, specie uno europeo?

È una domanda difficile” – ha dichiarato Pagliuca – “E se distogli lo sguardo, tutto può svanire rapidamente. Quindi dobbiamo continuare a performare, e lo facciamo attraverso il settore giovanile, lo scouting, le statistiche, gli investimenti e un incredibile team di gestione come i Percassi.

Quello che è successo a maggio in Europa League (storica vittoria dell’Atalanta ai danni del Bayer Leverkusen) e poi in NBA (18simo campionato vinto dai Celtis, che sono diventi così la franchigia di maggior successo della storia dell’NBA), quella rara e inconfondibile sinergia di successi simultanei, è un chiaro esempio di ciò che il presidente di Bain Capital intende perseguire.

Non so se accadrà mai di nuovo. Devo solo essere grato di aver potuto farne parte con tutte le grandi persone dei Celtics e tutte le grandi persone dell’Atalanta“.

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