banksy museum

Qual è il senso del Banksy Museum?

La figura di Banksy rappresenta una delle voci più forti dell’arte contemporanea, ma anche una delle più contraddittorie. L’artista ha costruito una carriera fondata su una critica feroce alla società, puntando il dito contro politici corrotti, l’élite economica che sfrutta le classi lavoratrici e un mondo dell’arte disconnesso dalla realtà sociale. Ma questa visione in bianco e nero si rivela spesso troppo riduttiva, uno schema fin troppo semplice: i bambini sono puri, gli adulti corrotti, il denaro è un male e il governo un nemico. E mentre le sue opere cercano di svelare la realtà con schiettezza, la sua retorica rischia di trasformarsi in una parodia di se stessa, una ripetizione esasperata e stereotipata del sistema che critica.

La sua filosofia si avvicina paradossalmente alla stessa logica imprenditoriale contro cui scaglia le sue accuse. La dichiarazione “Il copyright è per i perdenti“, detta durante una rara intervista nel 2013, riflette una visione disincantata della proprietà intellettuale e promuove una sorta di anarchia artistica in cui chiunque può riprodurre e reinterpretare. Ma il mondo che egli stesso ha contribuito a creare non si limita ad ignorare il copyright, ma capitalizza su un culto della personalità alimentato dal suo maniacale controllo sull’immagine e sul mistero che circonda la sua figura. Questa imprenditorialità è esattamente ciò che permette a realtà come il Banksy Museum di prosperare, sfruttando l’aura quasi religiosa che circonda l’artista, nonostante il suo presunto disprezzo per la commercializzazione.

banksy museum

Il Banksy Museum, dedicato in buona parte a esibire il suo apparente dileggio per il mondo dell’arte, diventa esso stesso un esperimento ironico su come il sistema capitalizzi sulla ribellione. “Il successo commerciale è un segno di fallimento per uno street artist“, dichiarava in un’intervista al The Village Voice. Eppure, la sua carriera è piena di contraddizioni. Le sue opere sono vendute a prezzi milionari, diventando oggetti di speculazione. Il famoso evento del 2018 da Sotheby’s, quando Girl With Balloon si è parzialmente autodistrutta subito dopo essere stata battuta per 1,4 milioni di dollari, è emblematico. Nato come una satira contro il mercato speculativo, questo stunt si è rivelato un’arma a doppio taglio: invece di svalutare l’opera, l’ha resa ancor più preziosa, tant’è che la stessa casa d’aste l’ha rivenduta per 25,4 milioni di dollari nel 2021. L’idea di denigrare il mercato attraverso il mercato stesso si è rivelata una mossa che, se da un lato affascina, dall’altro mette in evidenza una contraddizione insormontabile: non si può contemporaneamente condannare il mercato e approfittarne.

La sua filosofia, per quanto corretta nel suo anti-establishment, si fonda su un pensiero che sembra ignorare la complessità della realtà che critica. In molti sensi, il Banksy Museum non è tanto una celebrazione della sua arte quanto un simbolo dei limiti del controllo: qualsiasi tentativo di mantenere l’arte di Banksy confinata alla strada viene inevitabilmente inglobato dal sistema che l’artista disprezza. Le sue opere perdono la loro carica vitale quando vengono tolte dal contesto urbano e posizionate in un museo, e questo spazio espositivo si trasforma in una sorta di parodia delle sue stesse intenzioni.

Come se non bastasse, l’esperienza del museo si chiude con l’inevitabile uscita attraverso un negozio di souvenir, un’ironia crudele per chiunque abbia familiarità con il documentario dello stesso artista del 2010, Exit Through the Gift Shop. Questo dettaglio sembra incarnare in modo perfetto la tensione tra la critica di Banksy alla commercializzazione e la sua complicità in essa. L’invito all’acquisto, con la frase iconica “exit through the gift shop” impressa sul pavimento, rende la visita un perfetto esempio di come la sua opera sia diventata inseparabile dal commercio. Paradossalmente, il Banksy Museum finisce per confermare proprio ciò che l’artista ha sempre cercato di confutare: l’arte è ormai inseparabile dal sistema economico e dalle sue dinamiche.

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