3 Body Problem critiche

L’indignazione cinese per la serie Netflix ‘3 Body Problem’

Nel 2007 il regista indipendente Hu Jie ha realizzato un documentario su Bian Zhongyun, vice preside di una scuola media di Pechino che fu tra i primi ad essere picchiato a morte dalle Guardie Rosse durante la Rivoluzione Culturale lanciata da Mao Zedong nel 1966. Il marito scattò delle foto del suo corpo nudo e martoriato, e il regista le ha usate all’inizio del suo documentario che non è mai stato proiettato pubblicamente in Cina. Questa scena ricorda incredibilmente l’inizio della serie tv 3 Body Problem. Nonostante il suo successo clamoroso, con oltre 8 milioni di visualizzazioni, sui social media cinesi si sono registrate più proteste e lamentele che commenti di orgoglio per un’opera che parla della Cina a livello mondiale. Gli utenti cinesi — che si sono sono accalcati per vederne le versioni piratate, dato che Netflix non è disponibile in Cina — fin da subito hanno obiettato che né l’ambientazione né i personaggi principali erano cinesi; oltre a citare molti altri presunti difetti. Invece di orgoglio e celebrazione, la serie Netflix è stata accolta con rabbia, sogghigno e sospetto in Cina. Le reazioni mostrano come anni di censura e indottrinamento abbiano plasmato la prospettiva pubblica delle relazioni della Cina con il mondo esterno. Secondo la giornalista del NY Times, Li Yuan, i cinesi “prendono l’intrattenimento troppo sul serio e la storia e la politica troppo alla leggera“.

3 Body Problem critiche

Alcuni commentatori hanno affermato che la serie è stata realizzata principalmente perché Netflix, o meglio l’Occidente, voleva demonizzare la Cina mostrando la violenza politica durante la Rivoluzione Culturale, che fu uno dei periodi più bui della storia della Repubblica Popolare Cinese.

Netflix sta semplicemente assecondando i gusti occidentali, soprattutto nella scena di apertura.

Un utente sulla piattaforma social cinese, Weibo

3 Body Problem, una trilogia apocalittica sulle reazioni dell’umanità all’imminente invasione aliena, che ha venduto milioni di copie solo in Cina, è uno dei romanzi cinesi più conosciuti al mondo. Persino Barack Obama ne è un fan. L’autore, Liu Cixin, ha un séguito simile a un culto in Cina, e questo dà l’idea di come la società cinese, dai dirigenti fino alle persone di strada, sia intrisa di tecno-utopismo. Nel 2014 con la traduzione inglese del primo volume pubblicata negli Stati Uniti, e la quotazione a Wall Street del colosso dell’e-commerce, Alibaba, il mondo ha iniziato a vedere la Cina come una potenza tecnologica emergente, e non più come un semplicemente imitatore delle tecnologie occidentali. La serie Netflix, infatti, ritrae la Cina di Mao come un gigante scientifico che parla all’universo, anche se l’autore della trilogia non sembra crederci più di tanto. In un’intervista televisiva nel 2022, ha affermato che le crisi descritte in qualsiasi romanzo di fantascienza sono condivise “dall’umanità nel suo insieme“. Ha aggiunto: “Dalla prospettiva dell’universo, siamo tutti parte di un tutto“.

3 Body Problem scena iniziale
La scena inziale della serie, che mostra il momento in cui un eminente scienziato viene pubblicamente svergognato e picchiato a morte davanti a una folla perché era un intellettuale, segna una delle prime volte in cui una piattaforma mediatica mainstream ha rappresentato parte della violenza di quel periodo caotico.

Molti commentatori cinesi non sembrano aver apprezzato neppure il fatto che la serie abbia mantenuto termini cinesi, come la parola Santi. Quando è stata l’ultima volta che una parola cinese è entrata nella cultura pop globale? Invece, molti commenti si sono concentrati su quanto poco lusinghiera sia rappresentata la Cina e su quanti pochi elementi cinesi siano inclusi nella serie.

La storia nella versione Netflix è ambientata principalmente in Gran Bretagna e non a Pechino. Gli attori non sono solo cinesi, ma anche latini, neri e bianchi. Alcuni commenti definiscono il cast diversificato per “correttezza politica in stile americano“, mentre altri si chiedono perché la serie consideri i cinesi etnici solo come cattivi o poveri, il che non è vero. E se da da un lato si criticano i creatori della serie per le troppe libertà prese, dall’altro le critiche riguardano la scena di apertura, ritenuta troppo veritiera e troppo violenta. Alcuni hanno polemizzato sulla necessità di menzionare l’evento politico. Qualsiasi discussione sulla Rivoluzione Culturale, un movimento avviato da Mao Zedong che alcuni studiosi ritengono abbia causato la morte di circa 8 milioni di persone, è pesantemente censurata in Cina. Liu Cixin, l’autore, ha dovuto spostare la scena dall’inizio del primo volume alla metà perché il suo editore era preoccupato che non potesse superare la censura.

Questa [la scena iniziale] non è una critica sulla cultura dell’annullamento. Ma tendiamo a muoverci secondo cicli in termini di storia umana, e proprio adesso stiamo attraversando un certo periodo del ciclo. Ci sono molte differenze molto significative tra l’epoca attuale e la Rivoluzione Culturale. Ma ci sono anche alcune somiglianze. 

David Benioff, uno degli autori della serie Netflix

Qualcuno sui social ha recentemente ripubblicato un vecchio articolo su Ye Qisong, uno dei fondatori della fisica moderna in Cina. Nel 1967, in piena Rivoluzione Culturale, il signor Ye, che, ironia della sorte, condivideva lo stesso cognome del fisico della scena iniziale, fu arrestato, picchiato e costretto a confessare crimini che non aveva commesso. Impazzì e vagò per le strade di Pechino, chiedendo cibo e denaro. L’articolo è circolato ampiamente online prima di essere censurato. Un video con più di cinque milioni di visualizzazioni su Baidu ha definito la Rivoluzione Culturale “il periodo rosso” senza spiegare cosa effettivamente sia successo. Un altro video con più di otto milioni di visualizzazioni su Bilibili lo ha definito “l’evento di ciò che sai“. Non sorprende che i fan del libro, seppur abbiano sentito parlare della Rivoluzione Culturale, non abbiano un’idea chiara delle atrocità commesse dal Partito Comunista durante quel periodo. Ecco perché le reazioni alla serie Netflix preoccupano.

Rosalind Chao, che interpreta la versione adulta di Ye Wenjie nella serie, ha dichiarato in un’intervista:

Penso che sia importante avere una versione internazionale della storia. La ristrettezza mentale mi fa un po’ impazzire. Posso dirlo? Mi piace il fatto che questo sia stato reso più internazionale per un pubblico più ampio. Probabilmente mi metteranno nella lista nera in Cina per aver detto questo, ma ho un cugino che è stato isolato e ha vissuto con i maiali per 10 anni. Adesso è in America e l’ho scoperto solo al Ringraziamento, quando non voleva mangiare prosciutto. Non parlano [della Rivoluzione]. È così radicata da non discuterne, mentre è una parte enorme della storia e il fatto che possa essere raccontata qui in un modo che abbraccia anche il genere fantascientifico è piuttosto eccitante. È importante che le persone comprendano la storia del mondo e ciò che rende le persone così come sono.

E sebbene tutti si siano concentrati sugli aspetti di costume della serie, pochi hanno osato affrontare ciò che ha portato la figlia del professore massacrato nella prima scena, una fisica, a invitare gli alieni a invadere la Terra. Un avvocato per i diritti umani, che da bambino ha assistito ad alcune di quelle scene di ordinaria follia, ha scritto su WeChat

Se potessi vivere un po’ più a lungo, potrei anche sperimentarlo in prima persona. Non si chiama reincarnazione. Si chiama storia.

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