La pandemia del 2020 ha messo a dura prova chiunque praticasse sport di squadra o di contatto. Chi praticava sport per hobby e per il proprio benessere, a differenza dei professionisti, ha dovuto cercare soluzioni alternative, perché dopo qualche mese i video su YouTube di fit-influencer e le app di pseudo guru del fitness non bastavano più. Per questo, gli ultimi due anni, hanno visto alcuni sport riscuotere un gran successo di pubblico tra gli amatori. Per primo il jogging. Già durante le prima fasi del lockdown il numero di runner è cresciuto esponenzialmente, soprattutto in città, poiché la corsa permetteva, da un lato, di continuare a tenersi in forma grazie all’attività aerobica importantissima per il cuore, e dall’altro, consentiva di uscire di casa, anche se in zone circoscritte, e di interrompere la routine casalinga a cui tutti siamo stati costretti. Con le prime riaperture, invece, sono stati riscoperti sport individuali o di coppia, su tutti il padel che, negli ultimi tempi, ha riscosso un grandissimo successo soprattutto in Italia.
Ma dagli Stati Uniti arriva una nuova tendenza che ha le sue radici nel lontano 1965 e si inserisce a metà strada tra tennis, padel, badminton e ping pong. Si tratta del pickleball che sta riscontrando un successo sempre maggiore anche nel nostro continente. Per prima cosa, offre la possibilità di giocare sia in coppia che in singolo e prevede un campo ben più piccolo rispetto a quello da tennis o da padel. Le origini di questo sport sono incerte, ma leggenda vuole che il termini pickleball derivi da pickle-boat, parola usata nel canottaggio universitario per indicare gli atleti scartati dagli equipaggi. Un modo elegante per dire che il pickleball è lo scarto di tutti gli altri sport.
Definito spesso anche come “ping pong umanizzato”, il pickleball prevede un campo delle dimensioni simili a quello del badminton in cui è presente un’area detta “kitchen” a ridosso della rete, nella quale è vietato colpire la palla in volo, e due zone uguali denominate aree di servizio destra e sinistra. Si comincia, come negli altri sport con racchetta, da un servizio: si parte in diagonale da dietro l’area di battuta destra e poi si alterna ad ogni servizio. Solo chi è in possesso del servizio può ottenere il punto che, in caso di errore, va all’avversario. Chi raggiunge per primo 11 punti si aggiudica la partita. A differenza del tennis e del padel, non è basato su forza o velocità, ma sul posizionamento sotto rete, sul tempismo e sull’intelligenza di indirizzare la pallina nella zona giusta di campo, senza imprimere troppa potenza, ma puntando sulla precisione.
La differenza più evidente del pickleball è rappresentata dalla racchetta e dalle palline. La racchetta è rigida, piatta e rettangolare con un’impugnatura corta. Originariamente, le racchette da pickleball erano realizzate in legno, oggi, invece, sono prodotte in materiali innovativi e leggerissimi che le rendono oggetti più performanti e semplici da utilizzare. Come le loro sorelle del tennis, le racchette da pickleball si presentano in diverse versioni: è necessario fare dei test per riconoscere la più adatta alle esigenze di ognuno.
Ma l’elemento più particolare del pickleball è senza ombra di dubbio la pallina. Oltre ad essere molto più piccola e più leggera rispetto alle classiche da tennis o da padel, ma più pesante del volano da badminton. È vuota e forata, realizzata in plastica. Il numero di fori può variare da 26 a 40. Inoltre, esistono palline per il pickleball indoor e outdoor la cui differenza sta proprio nel numero di fori e nella loro dimensione. Le palline da indoor hanno i fori più grandi rispetto a quelle da esterno. Il colore è tendenzialmente giallo o verde fluo, soprattutto per le palline da outdoor, il che le rende facilmente visibili anche all’aperto.
A partire dal 2020, negli USA il fenomeno Pickleball è esploso, crescendo di oltre il 40% in un anno, attirando molti giovani, più di quanto abbiano fatto tennis o golf. Anche Bill Gates ha ammesso di essere un grande fan. Non sappiamo ancora quale sarà il destino del pickleball nel nostro Paese, anche se i pronostici sembrano positivi riguardo ad una sua diffusione anche tra gli amatori italiani. In ogni caso, padel, pickleball e simili hanno mostrato come lo sport ricopra un ruolo fondamentale nella vita di una popolazione soprattutto in una fase di grande tensione come quella legata alla diffusione del Covid19. Lo sport, infatti, non solo, come hanno dimostrato molti studiosi, contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e a ridurre il rischio di contrarre virus e malattie, ma permette anche di mantenere rapporti sociali fondamentali per il benessere psicologico dell’individuo che, dopo una situazione di isolamento forzato mostra immediatamente la necessità di avere un contatto con altri esseri umani. Che questo contatto avvenga attraverso l’attività sportiva è un passo in più verso il benessere.