Tra partite giocate sotto i bombardamenti e squadre che cambiano il nome in onore di Trump, osservaiamo il campionato più originale del mondo, quello israeliano.
Se davanti ad un caffè ci chiedessimo (come realmente capitato) da quali nomi dovremmo cominciare per spiegare i trasferimenti internazionali di oggi, sceglieremmo, senza ripensamenti, queste tre: Hugo Enynnaya, Carlos Tevez e Javier Mascherano. D’altronde, se si vuole capire il mondo e soprattutto, il calcio di oggi, probabilmente un po’ da lontano bisogna partire. Non da lontanissimo, ma almeno dalla fine degli Anni Novanta.
Di Billy Kee si inizia a sentir a parlare nel 2016 quando il giovane ragazzotto pallido classe 1990 cresciuto nelle fila del Leicester dice per la prima volta addio al calcio. Lo spettro é pesantissimo, quello di una depressione feroce che sta divorando il ragazzo Depressione, bulimia e ansia stanno ammazzando il ragazzo giovanissimo.
Come e perché il calcio si sia fermato, con tutte le polemiche annesse e connesse di cui vi abbiamo tenuti aggiornati nelle scorse settimane, ormai è chiaro se non lapalissiano.
Domenica 4 Giugno 1961, stadio Cibali di Catania. Davanti a 30.000 spettatori si sta disputando la partita Catania - Inter, ultima di campionato. La squadra meneghina si trova seconda a sole due lunghezze dalla Juventus. Il campionato è ancora tutto da giocare
Se sei nato nel barrio o comunque all’estrema periferia di una megalopoli del Sudamerica, il campo da calcio più vicino a te è, spesso, a molti chilometri di distanza. Più facile, quindi, giocare sull’asfalto delle strade, con gli amici, usando le sedie vuote appoggiate ai muri come porte e immaginando che i panni colorati stesi alle finestre siano il pubblico del Maracanà.
Bangkok, 1982. Un giovane austriaco, marketing manager della Procter&Gamble, entra in un hotel ed ancora spossato dal jet lag chiede un drink che lo rimetta in sesto. Il cameriere gli serve un drink molto popolare da quelle parti, soprattutto tra i camionisti.
Ogni società sportiva ha i suoi scheletri nell’armadio: chi ha avuto problemi con la giustizia sportiva, chi ha cercato di falsificare documenti per rendere i calciatori comunitari, chi ha tentato di comprare o vendere partite.
Minuto 93, ultima giornata di campionato della Premier League, stagione 2011-2012. Manchester City vs Queens Park Ranger il risultato è fermo sul 2-2; i giocatori del City corrono disperatamente verso l'area avversaria alla ricerca del gol scudetto.
La lettera di Gigi Buffon ad un se stesso diciassettenne ha fatto in poche ore il giro del web, andata e ritorno con molti commenti e qualche lacrima. Una lettera ben scritta, ricca di meditazioni che “Superman” avrà avuto modo di fare nei tanti momenti di solitudine di cui la vita di un calciatore è fatta, insieme ai bagni oceanici di fans ovviamente.
Ormai è evidente a tutti che la pandemia da Covid-19 sta impattando in modo notevole anche su tutto il mondo sportivo e il calcio naturalmente, non fa eccezione. Come analizzato nei precedenti appuntamenti, il protrarsi di un’emergenza sanitaria tanto grave
C’è qualcosa che é sfuggito all’opinione pubblica italiana del caso Suarez e della vergognosa vicenda di abuso di potere