iichi marumo

A 95 anni, il pattinatore più anziano del mondo: “Punto ai 100”

A 95 anni, Iichi Marumo è il pattinatore di velocità più anziano del mondo e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Ogni volta che scende sul ghiaccio, è certo di vincere una medaglia d’oro perché nella sua categoria – 95 anni e oltre – non ha avversari, letteralmente. Ha iniziato a gareggiare tardi, nel 2016, quando aveva 88 anni e si è subito distinto conquistando un argento alla sua prima competizione internazionale a Mosca. Da allora, ha partecipato a gare in Giappone, nei Paesi Bassi e in Canada, collezionando una sfliza di medaglie. Ma per lui il pattinaggio non è solo una questione di trofei: è un modo per vivere al massimo.

Di statura minuta, con le gambe leggermente arcuate e un sorriso vivace, Marumo ha pattinato per tutta la vita, ma ha iniziato a gareggiare seriamente in età avanzata, quando molti si considererebbero già fortunati ad essere ancora in vita. Oggi, le targhe del Guinness World Records appese alle sue pareti lo certificano come il pattinatore di velocità agonistico più anziano del mondo. Il suo più diretto concorrente è un norvegese di cinque anni più giovane, mentre la donna più anziana in attività nel pattinaggio di velocità ha “solo” 80 anni.

Marumo ha avuto una vita incredibile. Nato e cresciuto a Chino, una piccola città incastonata tra le montagne dell’Honshu centrale, l’isola principale del Giappone, ha vissuto la sua giovinezza nel periodo della seconda guerra mondiale e, a soli 15 anni, si è offerto volontario per le missioni kamikaze contro le forze americane. Doveva operare come radiotelegrafista su un bombardiere destinato a schiantarsi su una nave nemica, ma la guerra finì prima che potesse partire. Sentendosi miracolato per aver ricevuto una seconda possibilità, decise di dedicarsi all’agricoltura e fu premiato dall’imperatore Hirohito per aver insegnato ai contadini locali come rendere il sedano una coltura redditizia. Negli anni successivi, si appassionò alla poesia giapponese tanka e pubblicò per decenni una rivista dedicata ai versi brevi, celebrando la vita e la natura.

Il pattinaggio è stato parte della sua infanzia, quando lui e i suoi amici usavano lame di metallo fatte a mano attaccate ai sandali di legno per scivolare sulle risaie ghiacciate. Ma non aveva mai pensato di farlo a livello agonistico fino a quando, a 86 anni, un amico lo sfidò a partecipare a una gara. “Non c’è nessuno della tua età in gara” – gli disse – “Ti daranno una medaglia solo per esserti presentato“. Da quel momento non si è più fermato, e il suo successo ha costretto il pattinaggio giapponese a creare nuove categorie di età per includerlo. Dopo la sua prima competizione nel 2016, sono stati introdotti i gruppi 90+ e 95+, e lui spera di arrivare a vederne uno dedicato ai 100 anni e oltre.

Il pattinaggio a 95 anni non è privo di rischi. Marumo è caduto più volte, ma non si è mai lasciato scoraggiare. Durante una gara a gennaio, per esempio, una tormenta di neve lo ha fatto scivolare all’inizio della competizione e non riusciva più ad alzarsi. Invece di arrendersi, ha strisciato sul ghiaccio fino al traguardo, impiegando 17 minuti per completare i 500 metri. Dopo quell’esperienza, aveva annunciato il ritiro per sottoporsi a un’operazione per un’ernia, ma ora ha cambiato idea e, se il suo fisico reggerà, tornerà a gareggiare anche il prossimo anno.

Nonostante il suo record, Marumo non si allena in modo ossessivo. Il pattinaggio è la sua principale forma di esercizio, ma non fa sedute extra di allenamento. “La mia filosofia è di non esagerare“, afferma. Anche viaggiare per le competizioni può essere impegnativo. Una volta si è presentato in aeroporto senza passaporto, perdendo il volo e rischiando di saltare tutta la gara. Ma questi piccoli inconvenienti non lo scoraggiano: il pattinaggio di velocità è ormai parte della sua vita, un modo per celebrare ogni istante di un’esistenza che, per poco, non gli era stata tolta dalla guerra.

Marumo è un’ispirazione per migliaia di atleti senior in Giappone e nel mondo. Il suo caso dimostra che non esiste un limite d’età per lo sport e che mantenersi attivi può essere la chiave per una vecchiaia felice e in salute. A chi gli chiede fino a quando pattinerà, risponde con un sorriso malizioso:

Sono andato in pensione una volta. Non voglio farlo di nuovo.

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